Perizia su testamenti olografi

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Perizia su testamenti olografi

Anche l’indagine sui testamenti olografi è una casistica che si incontra spesso in Grafologia Forense. Spesso si tratta di casi semplici che possono essere risolti velocemente ma qualche volta le schede testamentarie in verifica possono presentare delle insidie che vanno attentamente valutate dal consulente tecnico preposto alle indagini.

L’errore più diffuso e dal quale un serio perito grafologo non può prescindere è la richiesta al committente di un’accurata anamnesi personale del de cuius. Spesso qualche consulente non sa nemmeno cosa sia a che cosa serva tale documentazione che va richiesta direttamente al cliente, oppure alle strutture sanitarie e sociali preposte (medico condotto, ospedali in cui il de cuius è stato ricoverato per qualche patologia invalidante, centri sociali, centri di igiene e di salute, reparti psichiatrici, ecc.)..

Quindi è importante che il committente si accerti con il proprio tecnico che venga svolta (anche con il supporto e la collaborazione dell’eventuale CTU del giudice preposto all’indagine), un’accurata anamnesi personale e clinica del testatore in modo da conoscere eventuali cause che avrebbero potuto rendere contestabile, viziato in qualche sua caratteristica o addirittura nullo un determinato testamento autografo.

Perizia su testamenti olografi

Del testamento è opportuno verificare la spontaneità, la genuinità e la credibilità del tratto grafico che devono sempre rendere credibile attendibile uno scritto autografo.

Il testamento olografo per essere valido e pubblicabile da un notaio o da un Centro di servizi sociali (CNA, ACLI, ecc.) deve contenere tre elementi essenziali: la data in cui è stato vergato, il testo contenente le dichiarazioni del de cuius e la sottoscrizione (firma). Mancando uno di questi elementi il testamento è nullo.

Ogni parte manoscritta deve essere eseguita di pugno dal testatore e se il consulente tecnico dovesse ravvisare la presenza di mani diverse, deve farlo presente durante la stesura della relazione per la verifica dell’autenticità della scheda testamentaria.

Perizia su testamenti olografi

Per svolgere un lavoro di indagine accurato il perito o il consulente tecnico incaricato dal committente deve avere a disposizione una copia autentica della scheda testamentaria o almeno una buona copia fotostatica (a buona definizione di immagine). Difficilmente vengono forniti testamenti autografi, perché la verifica spesso viene richiesta dopo che il testamento è stato pubblicato e quindi l’originale è depositato presso il notaio o il centro di servizi sociali a cui ci si è rivolti.

Il parete del consulente deve essere sempre prudente ed espresso in termini di probabilità, soprattutto nel caso che si indaghi sulla copia fotostatica e non sull’originale. Il parere di certezza si può dare qualora l’autenticità sia stata appurata dopo che l’indagine di confronto con le comparative abbia posto in evidenza un numero di sufficientemente alto di uguaglianze significative ad alto indice probatorio di identità di mano. Le corrispondenze formali non hanno rilievo alcuno e non portano da sole ad un parere di certezza. Gli elementi costitutivi di valore sono i riscontri relativi al ritmo, alla pressione, alla velocità, ai gesti minimi e fuggitivi, ai connotati salienti e ai contrassegni.

Un altro elemento importante da cui il perito non potrà prescindere riguarda le scritture di comparazione che devono essere oltre che in numero sufficiente, anche omogenee sia nella data di vergatura (vicine alla data di redazione del testamento) che formalmente (corsivo con corsivo, stampatello con stampatello).

Se dovete verificare l’autenticità di un testamento olografo, potete mettervi in contatto con lo Studio di Consulenze grafologiche “Script” ai seguenti numeri: 0532 869696 – 335 6158695, oppure compilare l’apposito form CONTATTI. 

Ulteriori informazioni sulla verifica dei testamenti olografi: guarda il video sotto riprodotto

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