In perizia grafologica forense è possibile svolgere determinati esami della carta e degli inchiostri. Un perito preparato e che conosce bene la materia, sa che per attribuire la paternità ad un determinato scritto, deve innanzitutto svolgere alcuni esami preliminari detti strumentali o documentali.
Sarà sua cura osservare la tipologia della carta (merceologia), lo spessore, la grammatura, il genere, valuterà quanto la grafia incide sul foglio, in altre parole dovrà stabilire con un’osservazione dal retro i solchi che la traccia scrivente lascia sul foglio per capire ed interpretare correttamente gli aspetti relativi alla pressione grafica, elemento sostanziale e di grande peso probatorio al fine del giudizio attributivo.
Non solo. Osserverà i tipi di inchiostro e l’attrezzo scrittorio (penna a sfera, stilografica, pennarelli a punta fine, media, grossa, matite, lapis, e altri eventuali). Dovrà capire se in base alle possibili diverse colorazioni sono stati utilizzati più inchiostri per la compilazione del documento.
Infine, se richiesto dal Giudice Istruttore o dalle parti, potrà anche procedere alla datazione degli inchiostri manoscritti con l’aiuto di un ausiliario (ad esempio un laboratorio di esami chimici).